Lavoratori greci in Turchia, un’emigrazione “al contrario”
di Carlo M. MieleOsservatorio Iraq, 18 novembre 2010Fino ad ora erano stati i turchi a emigrare verso i paesi dell’Unione europea alla ricerca di una occupazione. Adesso – in tempi di crisi - avviene anche il contrario.A rivelarlo è il quotidiano Kathimerini, secondo cui un numero sempre maggiore di lavoratori greci sceglie la Turchia come “terra promessa”.Il quotidiano di Salonicco prende spunto dalle decine di richieste che giungono ogni settimana al consolato greco di Istanbul.“Lo scorso anno, in questo mese, non avevamo ricevuto nemmeno una richiesta di lavoro. Sono iniziate ad arrivare all’inizio del 2010 e sono andate aumentando in maniera costante”, afferma Yiannis Karkanis, responsabile del settore commerciale del consolato.Alla nuova emigrazione dalla Grecia alla Turchia partecipano anche tanti giovani laureati. “Questo tipo di fenomeno è iniziato da sei mesi e va avanti quotidianamente, con almeno una richiesta al giorno”, spiega il presidente della Camera greco-turca di Salonicco Zano Apikyan, secondo cui “i dipartimenti di lingua turca stanno registrando un vero e proprio boom”.Secondo Apikyan, a favorire la fuga è anche la presenza in Turchia di almeno quattrocento compagnie greche, oltre alla politica di promozione degli investimenti esteri sostenuta da Ankara.Ma il nuovo flusso migratorio è soprattutto una conseguenza della drammatica crisi economica che ha travolto la Grecia, bruciando in pochi mesi migliaia di posti di lavoro.“Ad emigrare in Turchia - ammette Karkanis - sono per lo più coppie o capifamiglia, provenienti da tutta la penisola ellenica. La maggior parte di loro non ha abilità particolari, e non sa parlare il turco. Ma quando si cerca un lavoro come operaio in Turchia, dove gli stipendi partono da 300 euro al mese, o si è disperati o non si sa nulla del paese in cui si vuole emigrare”.
venerdì 19 novembre 2010
Turchia vs Grecia 1-0
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