giovedì 25 novembre 2010

Sciiti no


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Un gruppo di egiziani e di rifugiati da Siria e Iraq si riunivano in casa per letture della tradizione sciita

La polizia egiziana ha arrestato oggi diciotto giovani con l'accusa di diffondere la dottrina islamica sciita nel Paese.

Lo rende noto il giornale arabo al-Jarida, secondo cui gli arresti sono avvenuti ieri nella zona denominata 6 ottobre, alla periferia del Cairo.

Tra gli arrestati ci sono un iracheno, tre egiziani e quattordici siriani. Il gruppo si riuniva nell'appartamento di uno di loro che si trova nella zona, dove discutevano e studiavano la dottrina sciita, leggendo i discorsi di alcuni imam iracheni e iraniani.

La polizia ha espulso dall'Egitto gli stranieri e ha rilasciato dopo un giorno di detenzione gli egiziani coinvolti, imponendogli di non continuare a diffondere questa dottrina.

Leader del gruppo e proprietario dell'appartamento che fungeva da sede della formazione sciita era un iracheno, Sami Iyyad al-Basri, che aveva ottenuto asilo politico in Egitto dopo l'invasione Usa dell'Iraq, nel 2003. La polizia ha scoperto che riusciva a reclutare i giovani fermandoli fuori all'università.

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