sabato 2 ottobre 2010

ASIA/INDIA - Dal verdetto di Ayodhya un “campanello di allarme” per le minoranze religiose

New Delhi (Agenzia Fides) La sentenza di Ayodhya, basata sul populismo e sul compromesso politico, potrvere gravi ripercussioni sulle minoranze religiose in India I movimenti estremisti ind distrussero la moschea di Babri Masjid nel 1992 cantano vittoria e, allo stesso modo, rivendicano almeno altri 3.000 siti dove sorgono edifici di culto appartenenti alle altre minoranze religiose: uanto dice in un commento rilasciato allAgenzia Fides il cattolico John Dayal, attivista indiano per i diritti umani e Segretario Generale dellAll India Christian Council, organismo che riunisce rappresentanti cristiani di tutte le confessioni, molto attivo nella difesa delle minoranze religiose.
Dayal spiega a Fides: Il verdetto, con la disposizione di dividere larea contesa fra indusulmani, tato considerato come lunico modo per ricreare pace fra le due comunitMa credo che potrebbe avere leffetto opposto: la Corte, con tale decisione, ha dato adito e credibilitegale, senza prove storiche o archeologiche, alla mitologia ind luogo di nascita del Dio Rama, sulle cui rovine sarebbe poi stata costruita la moschea. Per questo i gruppi estremisti inde la rasero al suolo nel 1992, considerano il verdetto come un gloriosa vittoria e hanno ripreso entusiasmo. Il capo del RSS (Rashtriya Swayamsevak Sangh, Corpo nazionale dei volontari) ha giichiamato tutti i militanti, lanciando una campagna nazionale per costruire un tempio magnificente al Dio Rama, e alcuni politici come Lal Krishna Advani, del partito nazionalista indatiya Janata Party, hanno gispresso parere favorevole.
Dayal segnala, a questo punto, seri pericoli per le minoranze religiose: Secondo accademici e giuristi, la Corte, accettando la mitologia inde fatto reale, scoperchia un vaso di Pandora che potrebbe avere gravi ripercussioni sulle minoranze religiose in tutta lIndia. Esistono, infatti, molti altri casi simili: territori contesi fra gruppi religiosi, in cui documenti di archivio e prove archeologiche scarseggiano. Solo nelle relazioni fra indusulmani sono in corso almeno altre tre grandi dispute. Ma, secondo movimenti estremisti inde il Sangh Parivar, sono almeno 3.000 gli edifici di culto, appartenenti a comuniteligiose minoritarie, che sarebbero stati costruiti sui resti di templi indgi, sullesempio di Ayodhya, tali rivendicazioni potrebbero moltiplicarsi o riprendere vigore, con effetti negativi sui rapporti interreligiosi.
Il Segretario continua: Inoltre la sentenza non tiene conto della legge per cui il terreno di un edificio religioso tempio, moschea o chiesa tato riconosciuto e stabilito per sempre a partire dal momento dellIndipendenza dellIndia, il 15 agosto 1947, e nessuno puurpare il luogo o ledificio di unaltra comuniteligiosa.
Il verdetto di Ayodhya, ribadisce Dayal a Fides, costituisce un campanello di allarme per le minoranze religiose in India. Quello che pipreoccupa edere che i tribunali non decidono sulla base delle prove o del diritto, ma considerando i sentimenti del popolo. Questo dlla comunitaggioritaria, quella ind potere straordinario in un paese multiculturale come lIndia.
Una nota positiva, secondo Dayal, tata lattenzione del governo e della polizia sulla vicenda: il controllo dei militanti, lo schieramento delle forze di sicurezza, il blocco degli SMS collettivi. Questo significa che le minoranze possono e devono essere protette, conclude. (PA) (Agenzia Fides 1/10/2010)

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