MAURITANIA: ARRESTO MILITANTI CONTRO SCHIAVITU'
(ANSAmed) - PARIGI, 15 DIC - Nove militanti di un'organizzazione che lotta contro la schiavitu' in Mauritania sono stati picchiati e arrestati lunedi' dopo aver manifestato per denunciare che due ragazzine di 9 e 13 anni sono tenute in stato di schiavitu' a Nouakchott.
Il Forum delle Organizzazioni nazionali dei diritti dell'uomo (Fonadh) ha reclamato la liberazione immediata dei nove militanti, tra cui figura il direttore dell'organizzazione Iniziative per la rinascita del movimento abolizionista (Ira), Biram Ould Dah Ould Abeid. Per parte sua la polizia ha affermato che i militanti hanno aggredito le forze dell'ordine ferendo sei agenti, e hanno poi saccheggiato il commissariato pronunciando frasi razziste e ingiuriose. Foto dei poliziotti feriti ''dal lancio di pietre e oggetti contundenti usati dai manifestanti'' sono state distribuite ai media. Il Fonadh ha lanciato un appello alle autorita' affinche' il caso delle due bambine tenute come schiave sia trattato con la celerita' necessaria.
Ould Dah e' solito accusare gli eruditi musulmani di essere responsabili del proseguire dello schiavismo nel Paese, pratica ufficialmente abolita dal 1981 che perdura in alcune parti della Mauritania. Il mese scorso l'inviato speciale dell'Onu sulle forme di schiavismo moderno aveva dichiarato che in Mauritania ''esistono ancora casi molto gravi''. (ANSAmed).
mercoledì 22 dicembre 2010
Mauritania: se schiavità è lo Stato
via ansamed.it
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