AMBIENTE: GOLFO, IRREVERSIBILI DANNI A BARRIERE CORALLINE
(ANSAmed) - DUBAI, 16 DIC - Le barriere del Golfo arabico sono significativamente rovinate e parte dei danni sono ormai irreversibili: e' quanto emerso da un forum sulla conservazione marina che si e' svolto ad Abu Dhabi.
Cause principali del deterioramento, la forte spinta di sviluppo registrata dal Paesi arabi che sia affacciano sullo specchio di mare, dalla creazione di isole artificiali, alla costruzione di grandi porti, dalla realizzazione di impianti di desalinizzazione agli scarichi fognari versati nelle acque.
Nell'ultima decade, secondo uno studio dell'universita' di Warwick, la densita' ittica e' passata da 4.000 kg ad ettaro a meno di 1.000. Gamberi, granchi, aragoste, come altre specie che costituiscono buona parte dell'industria peschiera, vivono nelle barriere. Il declino delle une sta portando inevitabilmente al declino delle altre e, a catena, della fauna marina. I tratti piu' danneggiati sono quelli antistanti le coste del Qatar, del Bahrain e degli Emirati Arabi Uniti, soprattutto a largo di Abu Dhabi e Dubai. Le barriere coralline piu' intatte, invece, si trovano davanti alla penisola di Musandam, in Oman, a ridosso dello stretto di Hormuz. (ANSAmed).
martedì 21 dicembre 2010
Il Golfo è morto
via ansamed.it
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